Nonostante il divieto di produzione e utilizzazione, attivo in Italia a partire dal 1992, la presenza di manufatti contenenti amianto (Mca) negli ambienti di vita e di lavoro rappresenta ancora oggi una realtà diffusa e quantitativamente significativa.
Ne abbiamo approfondito le problematiche nello Speciale di Edifici Sicuri , ma l’amianto continua ad essere un tema sempre complesso da trattare in Italia.
Recentemente, il 14 luglio scorso, è stata pubblicata la norma UNI 11870:2022, “Materiali contenenti amianto – Criteri e metodi per l’individuazione e il censimento nelle strutture edilizie, nelle macchine e negli impianti”, volta ad illustrare un corretto percorso di riconoscimento e di classificazione di questi materiali nel settore edile e nell’impiantistica industriale.
Secondo la legislazione vigente, in vigore dal 1994, spetta al datore di lavoro o al proprietario di un edificio individuare i materiali contenenti amianto al fine di mettere in atto le misure di prevenzione e protezione più adeguate per fronteggiare questo specifico fattore di rischio. In assenza, potrebbero verificarsi gravissime ripercussioni anche per le implicazioni legate all’errata classificazione dei materiali o alla loro mancata individuazione.
La norma Uni propone uno specifico percorso metodologico, che comprende e descrive le diverse fasi che vanno dall’individuazione degli addetti al censimento e dalle attività preliminari, fino alla definizione del piano di campionamento, alla realizzazione del censimento e all’elaborazione dei dati con la redazione della relazione finale.
Censimento amianto: cosa prevede la norma
La norma prevede ora un percorso completo per le attività di censimento. Partendo dal piano di campionamento fino ad arrivare alla relazione finale. Individua gli addetti al censimento e dalle attività preliminari, definisce il piano di campionamento, spiega come realizzare il censimento ed elaborare i dati.
Molto utile l’elenco non esaustivo di prodotti contenenti amianto con la possibile ubicazione e l’attività produttiva coinvolta. Indica la dotazione di strumentazioni e dispositivi utili, nonché la classificazione dei Mca in base alle condizioni di integrità o degrado degli stessi. La lista si trova in appendice alla norma ed è un aiuto concreto per individuare possibili oggetti o parti degli edifici e dei macchinari contenenti il terribile asbesto.
A distanza di 30 anni esatti dalla Legge 257 del 1992 che ha messo al bando il minerale killer, le bonifiche sono in forte ritardo perché la legge non ha imposto alle aziende che hanno utilizzato amianto di rimuoverlo. In più questo materiale è in tantissimi edifici costruiti prima del 1993 e negli oggetti più disparati.