Legge 24 luglio 2024, n. 105.
 
Nelle ultime ore sono state presentate dal Ministero delle Infrastrutture le tanto attese linee guida interpretative di ausilio all’attuazione del Decreto Salva Casa.
Le linee guida sono strutturate in forma di FAQ in riferimento ai quesiti più comuni emersi nei primi mesi di attuazione del provvedimento (tolleranze, immobili vincolati, disciplina dell’ante 1977, variazioni essenziali).
La circolare propone anche una domanda unica “a finalità multipla” per regolarizzare il proprio immobile e chiedere, contestualmente, la “sanatoria di una difformità del passato e il cambio d’uso dell’immobile condizionato alla sanatoria”.

CHE COS’È IL DECRETO SALVA CASA?

La Legge 24 luglio 2024, n. 105, nota come “Legge Salva Casa”, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 27 luglio 2024 e ha introdotto disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica.
Questa legge ha apportato modifiche significative al Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001) con l’obiettivo di semplificare le procedure edilizie, facilitare la regolarizzazione delle irregolarità e promuovere il recupero del patrimonio edilizio esistente.
Tra le principali novità introdotte dalla Legge 105/2024 si annoverano:
  • Accertamento di conformità in sanatoria esteso alle variazioni essenziali: è stato ampliato il raggio d’azione del Decreto Salva Casa, rivedendo il concetto di tolleranze e di stato legittimo e semplificando la sanatoria delle irregolarità.
  • Regolarizzazione delle varianti ante 1977: è stata introdotta la possibilità di regolarizzare le varianti effettuate prima del 1977, semplificando la procedura di sanatoria per queste situazioni. Gli uffici comunali, invece, non sono chiamati a effettuare alcuna verifica in ordine alla conformità della variante rispetto alla disciplina urbanistica e edilizia. Il cittadino sarà soggetto a una sanzione compresa tra i 1.032 e i 10.328 euro e, quindi, al trattamento sanzionatorio di maggior favore già previsto per l’accertamento di conformità.
  • Definizione di tolleranze costruttive: sono state aumentate le tolleranze costruttive per le opere realizzate fino al 24 maggio 2024 in unità con superficie utile inferiore a 500 mq e definite le tolleranze esecutive, facilitando la regolarizzazione di lievi difformità edilizie.
  • Semplificazione dell’accertamento di compatibilità paesaggistica in sanatoria: è stata semplificata la procedura per l’accertamento di compatibilità paesaggistica in caso di sanatoria, rendendo più agevole la regolarizzazione delle opere in aree vincolate.
  • Facilitazione dei cambi di destinazione d’uso: sono state semplificate le modalità di attestazione dello stato legittimo e la disciplina dei cambi di destinazione d’uso, favorendo la riqualificazione e l’adattamento degli immobili alle nuove esigenze.
  • Recupero dei sottotetti: sono stati agevolati gli interventi di recupero dei sottotetti, consentendo una maggiore valorizzazione degli spazi esistenti e contribuendo all’ampliamento dell’offerta abitativa.
  • Regolarizzazione delle difformità parziali relative a immobili vincolati: le difformità parziali relative a immobili vincolati non sono sempre considerate variazioni essenziali, semplificando la procedura di sanatoria per queste situazioni.
  • Dichiarazione di agibilità per locali con superfici e altezze ridotte: negli immobili esistenti, a determinate condizioni, possono essere dichiarati agibili anche locali con superfici e altezze ridotte, ampliando la possibilità di utilizzo degli spazi.
  • Destinazione di parte dei proventi delle sanzioni: è stata prevista la modalità di destinazione di parte dei proventi delle sanzioni, incentivando la regolarizzazione delle irregolarità edilizie.
 

 

Queste modifiche mirano a semplificare le procedure edilizie, favorire la regolarizzazione delle irregolarità e promuovere il recupero del patrimonio edilizio esistente, contribuendo così a soddisfare il crescente fabbisogno abitativo e a ridurre il consumo di suolo.

In arrivo anche i nuovi moduli CILA, SCIA e PDC?

L’approvazione della circolare è propedeutica, dopo un passaggio in Conferenza unificata, all’emanazione dei nuovi modelli standard per l’edilizia da mettere a disposizione di tutti i Comuni per favorire la corretta ed omogenea applicazione del Salva Casa.
Una commissione di esperti sta lavorando all’aggiornamento e alla revisione dei modelli CILA, SCIA e Permesso di Costruire.
La nuova SCIA potrebbe sciogliere parecchi dubbi in merito allo stato legittimo e alla definizione dei titoli pregressi prevista dal Salva Casa. Un riferimento nei modelli al periodo di realizzazione delle opere, e non più alla data, potrebbe aiutare i tecnici nelle asseverazioni per le varianti ante 1977.

 

Servizi tecnici per amministratori di condominio in relazione al Decreto Salva Casa (Legge 105/2024)

Gestirsi Service, come società di consulenza, offre una gamma di servizi tecnici agli amministratori di condominio, in relazione alle novità introdotte dal Decreto Salva Casa. Questi servizi si concentrano sulla regolarizzazione edilizia, la gestione delle pratiche amministrative e la valorizzazione degli spazi condominiali, rendendo l’immobile più conforme alle normative attuali e sfruttando gli interventi di recupero e riqualificazione.
Standardizzazione delle procedure nei servizi tecnici.
Se l’obiettivo è standardizzare le procedure dei servizi tecnici per gli amministratori di condominio, è possibile definire alcune linee guida generali. Tuttavia, ogni condominio presenta caratteristiche che richiedono una personalizzazione dei servizi. Pertanto, è necessario bilanciare un approccio sistematizzato con la flessibilità necessaria per adattarsi alle peculiarità di ogni condominio, garantendo così un servizio efficiente ma anche su misura per le necessità specifiche di ogni singolo condominio.

 

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